Giornalino n.37 – novembre 2022
Essere comunità Dalla Scuola Materna Dal Planet Panzini e dal Centro Julia Premio al Planet Panzini Luce da 11 riflettori
Essere comunità Dalla Scuola Materna Dal Planet Panzini e dal Centro Julia Premio al Planet Panzini Luce da 11 riflettori
Essere scuola aperta Dalla Scuola Materna Dal Planet-Panzini e dal Centro Julia Bilancio 2021 Storia di Ingridi
Qui Brasile, qui Canavieiras La scuola è sempre accesa Istantanee da Canes Volontari
Abbiamo bisogno di abbracci Voci dal Jardim Casa di Giuliana Giuliano, poema operoso
Brasile, Coronavirus e non solo Il diciassettesimo anno scolastico Fermata obbligatoria, ma che voglia di ripartire! Addio Giuliana
Il codice del Terzo Settore Jorge Amado, il cantore di Bahia I cento anni di nonna Celia I nuovi IBAN
Nella sua esperienza al confine tra la gioia della popolazione bahiana e la miseria di Canavieiras Martina ha scoperto un angolo di paradiso nel Giardino degli Angeli di Martina Mazzini Una valigia carica, una solida preparazione teorica e tanta voglia di conoscere una nuova realtà non sono state sufficienti per prepararmi a quello che avrei affrontato al di sotto dell’Equatore: emozioni contrastanti che solo grazie all’allegria e all’affetto incondizionato della popolazione bahiana ho imparato a comprendere. Le strade intricate di Canavieiras, che con il tempo ho avuto modo di conoscere e riconoscere, mi hanno
Aqui Canavieiras Il sedicesimo anno scolastico A cena con Mancio Planet-Panzini
Diario dal Jardim Qui Planet- Panzini Centro Julia Capoeira, rito e mito brasiliano
Dammi 5, grazie per le vostre mani! Il quindicesimo anno scolastico Qui Planet- Panzini Storia di Luan
Gaia, studentessa di Scienze politiche e sociali, ha visto cosa c’è dietro il Paese delle spiagge bianche: la povertà dei bambini accolti e protetti dal “Giardino degli Angeli” ma anche la determinazione di chi lotta, con gioia, perché le cose cambino di Gaia Calcaterra * È ancora un po’ strano svegliarsi la mattina e non percorrere in bicicletta la strada principale di Canavieiras: non vedere le strade di terra rossa che avevamo imparato a conoscere, arrivare all’asilo “Giardino degli angeli” ed essere subito accolte dalle voci dei bambini che chiamavano “O